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L'incompatibilità dell'agente immobiliare con l'attività di mediazione finanziaria.




Con il Dlgs 141/2010 sui Mediatori Creditizi, entrato in vigore nel 2012, il mondo della mediazione subisce una drastica regolamentazione: i mediatori creditizi (che prima di allora potevano operare in formula autonoma) si sono dovuti organizzare in società di mediazione con un capitale sociale interamente versato superiore ai 100.000 euro.

La conseguenza fu una stretta alla capacità di mediazione dei soggetti regolarmente abilitati:

ad oggi in Italia le società di mediazione sono circa 200 con le prime 15 che capitalizzano il 75% del mercato della mediazione.

Un'altra importante conseguenza del Dlgs 141/2010 fu la scissione definitiva tra agente immobiliare e mediatore: se fino ad allora gli agenti immobiliari potevano segnalare le pratiche direttamente presso le banche ora questo era impossibile se non tramite la mediazione di un soggetto autorizzato.


L'agente immobiliare


In realtà l'impossibilità per l'agente immobiliare di occuparsi della mediazione finanziaria nasce dal lontano 1989.

Riportiamo integralmente cosa recita la Legge n. 39/1989 riguardo all’incompatibilità dell’agente immobiliare:

«L’esercizio dell’attività di mediazione è incompatibile: con qualunque impiego pubblico o privato, fatta eccezione per l’impiego presso imprese o società aventi per oggetto l’esercizio dell’attività di mediazione; con l’iscrizione in altri albi, ordini, ruoli o registri e simili; con l’esercizio in proprio del commercio relativo alla specie di mediazione che si intende esercitare»

Nel 2018 una legge europea di settore spariglia le carte: veniva infatti definito un ampliamento delle competenze in capo agli agenti immobiliari, dalla gestione delle pulizie al ricambio della biancheria negli affitti brevi fino all'amministrazione di condominio o la consulenza in tema di mutui e finanziamenti.

Sembrerebbe quindi affacciarsi una nuova figura professionale, quella del super-agente immobiliare, ovvero un broker con illimitati poteri di mandato nei confronti delle propria clientela ma anche, a detta dei maligni, con pericolosi conflitti di interesse.

Tra il 2019 e il 2020 la discussione entra prepotentemente in Italia e coinvolge politica, Governo e Parlamento.



L'incompatibilità viene confermata?

La 14ª Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea) del Senato ha approvato il giorno 9 settembre 2021 un emendamento al testo del disegno di Legge Europea 2019-2020 che introduce, con parere favorevole dell’esecutivo, l’incompatibilità tra l’attività di agente immobiliare e il collaboratore di società di mediazione creditizia.


Ovviamente si scatena una selva di giudizi contrastanti.


Come prevedibile esprime soddisfazione la Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) secondo cui si fa finalmente chiarezza su un equivoco interpretativo riguardante la disciplina dell’incompatibilità che ha portato, dal 2019, ad applicazioni diverse della normativa da parte delle varie camere di commercio territoriali.

“La chiarezza che consegue all’approvazione dell’emendamento che sancisce l’incompatibilità tra l’attività di mediazione creditizia e quella di mediazione immobiliarepone fine ad un evidente conflitto di interessi che certamente non giovava al mercato, ed in primis ai consumatori”. (Ansano Cecchini consigliere nazionale Fimaa).

Pareri positivi anche da Anama Confesercenti, l' associazione di categoria degli operatori del settore dell’intermediazione immobiliare e dei mediatori creditizi


È un riconoscimento importante dei ruoli specifici e delle professionalità che operano in questo campo – continua il presidente dell’associazione di categoria degli operatori del settore dell’intermediazione immobiliare e dei mediatori creditizi -. L’emendamento alla Legge Europea 2019-2020, che ci auguriamo arrivi quanto prima all’approvazione del Parlamento, è in linea con i dettami dell’UEe sulla rimozione dei conflitti di interesse e sancisce la necessità di avere figure professionali specifiche e preparate”. (Renato Maffey, presidente di Anama Confesercenti).

Di parere inverso la Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), secondo cui il Legislatore rischia di incorrere ad una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea che già si era espressa sulla necessità di ampliare il perimetro operativo degli agenti immobiliari.

Con l’approvazione di questo emendamento si sta commettendo un grave errore a discapito del mercato e della comunità immobiliare assoggettando il nostro Paese al rischio concreto di più sanzioni da parte dell’Europa quanto mai inopportune in questo delicato periodo storico . Precludere agli agenti immobiliari di erogare un servizio coerente con le moderne esigenze dei cittadini rappresenta un danno per la categoria e per la dinamicità del mercato immobiliare da cui dipende, da sempre, l’andamento dell’economia nazionale”. (Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip).

Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi anche se, da varie fonti autorevoli, sembrerebbe probabile che l’approvazione di questo emendamento presentato in Commissione sarà confermata dal voto parlamentare.

E voi cosa ne pensate? E' giusto che gli agenti immobiliari non possano erogare servizi finanziari agli acquirenti degli immobili e che sia quindi mantenuta un' incompatibilità dei ruoli con la mediazione creditizia?


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